Inquinamento Acustico - Quando rivolgersi al Comune

Ultima modifica 5 marzo 2024

Inquinamento acustico: cosa sapere quando si è soggetti ad un presunto inquinamento acustico e quando rivolgersi al comune.

Le emissioni sonore che superano i limiti consentiti per la zona della città in cui sono emesse e nelle fasce orarie di riferimento (diurno - notturno) vengono considerati rumori molesti.

In calce si riporta la deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 29/03/2012 di Approvazione del Piano di Zonizzazione Acustica Comunale

Quando rivolgersi al Comune

Nel caso in cui la fonte del presunto inquinamento acustico derivi da sorgenti sonore fisse o mobili (così come definite dall’art. 2 della Legge 26 ottobre 1995, n. 447) riconducibili ad attività produttive, commerciali o professionali, i cittadini possono segnalare rumori molesti al Comune.

Nel caso in cui il disturbo provenga da fondi/proprietà vicine e non interessati da attività produttive (es. il vicino suona la batteria, canta e/o ascolta musica ad alto volume o il cane abbaia sino a tarda ora), la tematica non può essere presa in carico dal Comune.
In tali casi la questione deve essere trattata, se ricorre il caso, in sede di regolamento condominiale e/o, se non risolta, per vie bonarie o per vie legali. Le norme applicabili sono quelle relative al disturbo della quiete pubblica, disciplinato dall’art.659 c.p. e al divieto di immissioni intollerabili di cui all’art. 844 c.c.

Può essere eventualmente contattata la Polizia Locale per le azioni di competenza in merito all'Ordine Pubblico.

Come segnalare un presunto inquinamento acustico

Se si ritiene di essere esposti a rumori molesti riconducibili ad attività produttive, commerciali o professionalioccorre inviare una segnalazione scritta esclusivamente compilando l'apposito modello contenente le generalità della persona che fa la segnalazione, il tipo di presunto rumore molesto, il luogo di origine e l’orario in cui avviene, l’eventuale ricorrenza.
La segnalazione comporta l’avvio di un formale procedimento amministrativo per presunto inquinamento acustico nei confronti della fonte ritenuta disturbante e prevede l’esecuzione di rilevi fonometrici.
Poiché le suddette misure del rumore devono essere effettuati all’interno dell’ambiente abitativo potenzialmente disturbato, risulta essenziale compilare il modello in ogni sua parte, avendo cura di sottoscrivere la dichiarazione di disponibilità all'accesso alla propria abitazione da parte dei tecnici acustici per le rilevazioni fonometriche sia da parte dei tecnici di A.R.P.A. Lombardia che dei tecnici incaricati dalla parte disturbante, concordandone modalità e tempi.
Le indagini fonometriche eseguite all'interno dell’ambiente abitativo sono indispensabili per verificare il rispetto dei i limiti previsti dalla vigente normativa in materia di inquinamento acustico.

N.B. La mancata sottoscrizione della dichiarazione di disponibilità di accesso all’abitazione non consentirà l’avvio del formale procedimento amministrativo per presunto inquinamento acustico e in caso di successivo rifiuto all’invito di sottoscrizione, la segnalazione verrà archiviata.

La segnalazione, indirizzata al Settore Territorio, Servizio Ambiente, può essere inviata ai recapiti sopra indicati (posta, e-mail o PEC) o consegnata a mano all’ufficio Protocollo dell’Ente.

Come si svolge il procedimento

Al ricevimento di un esposto per presunto inquinamento acustico il Comune, dopo aver accertato la regolarità dei vari titoli autorizzativi attraverso gli Uffici o Enti preposti, da parte della fonte presunta disturbante, provvede all'avvio del procedimento amministrativo per presunto inquinamento acustico, notificandolo ai proprietari dell'attività ritenuta disturbante.
Essi vengono invitati a verificare i livelli di rumorosità connessi con l’attività dell’esercizio nel suo complesso e, avvalendosi della collaborazione di un tecnico abilitato in acustica ambientale e dopo aver effettuato i rilievi fonometrici del caso, dovranno produrre una relazione, a firma del tecnico specializzato in acustica, dalla quale risulti il rispetto dei limiti previsti, oppure ove questo non accade, presentare un piano di bonifica acustica contenente l’indicazione delle opere necessarie a rendere le immissioni sonore negli ambienti abitativi degli stabili adiacenti conformi ai limiti di cui all’art. 2 comma 3 della legge 26 ottobre 1995 n. 447 (legge quadro sull’inquinamento acustico), così come fissati dall’artt. 4 del D.P.C.M. 14 novembre 1997 (determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore) e dall’art. 6 del D.P.C.M. 1 marzo 1991 (limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno), nonché secondo la classificazione acustica del territorio comunale approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 29/03/2012.
Ove ciò non risultasse risolutivo, il Comune può richiedere l'intervento dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Lombardia (ARPA), la quale eseguirà un rilievo strumentale atto a definire l'eventuale superamento dei limiti acustici previsti dalla normativa; in questo caso il Comune provvede a richiedere all'attività disturbante di mettersi a norma oppure, ove le opere abbiano ricondotto i livelli sonori nei limiti, viene concluso il procedimento.

Per informazioni potete contattare il Settore Territorio, Servizio Lavori Pubblici, Patrimonio e Ambiente, sito in P.le Console T. Manlio 6/8 a Mariano Comense, al tel. 031757254 o all'e-mail: llpp@comune.mariano-comense.co.it


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