Autocertificazione e i privati dopo il decreto semplificazioni 2020

Ultima modifica 3 giugno 2021

Con la modifica apportata dall'art. 30 bis Decreto Legge n. 76/2020, convertito con Legge n. 120/2020 (cd. "Decreto Semplificazioni") agli artt. 2 e 71 del DPR n.445/2000 (in vigore dal 15 settembre 2020) anche i privati sono tenuti ad accettare le autocertificazioni:

  • Art. 2 comma 1: "Le norme del presente testo unico disciplinano la formazione, il rilascio, la tenuta e la conservazione, la gestione, la trasmissione di atti e documenti da parte di organi della pubblica amministrazione; disciplinano altresì la produzione di atti e documenti agli organi della pubblica amministrazione nonché ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro e in quelli con l'utenza, e ai privati";
  • Art. 71: "Qualora il controllo riguardi dichiarazioni sostitutive presentate ai privati (...) di cui all'articolo 2, l'amministrazione competente per il rilascio della relativa certificazione, (...), è tenuta a fornire, su richiesta del soggetto privato corredata dal consenso del dichiarante, conferma scritta, anche attraverso l'uso di strumenti informatici o telematici, della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei dati da essa custoditi..”

I privati hanno l’obbligo di applicare le misure di semplificazione documentale previste dal Testo unico sulla documentazione amministrativa, quali ad esempio i dati tipicamente oggetto di certificazione: residenza (anche storica), stato di famiglia (con eventualmente indicate le relazioni di parentela), stato libero, regime patrimoniale in base all’atto di matrimonio, e molto altro ancora.

Ciò si traduce, in primo luogo, nell’obbligo per il privato (Banca, Assicurazione, Notaio, Avvocato etc.) di accettare l’autocertificazione e nella conseguente possibilità di ottenere l’accesso ai dati in una modalità semplificata per la verifica delle dichiarazioni sostitutive di certificazione dei cittadini.

Il vantaggio per i cittadini è duplice, da un lato il non dover fare passaggi inutili presso gli uffici pubblici e dall'altro risparmiare i costi dell'imposta di bollo e dei diritti , considerato che i certificati da produrre ai privati sono nella maggioranza dei casi in bollo : La scelta è nelle mani dei cittadini: continuare a produrre i certificati ai privati che li richiedano oppure utilizzare le dichiarazioni sostitutive e goderne i vantaggi.

Nella sezione MODULISTICA DEMOGRAFICI sono presenti i modelli (che possono utilizzare i soggetti privati) sia per ricevere le dichiarazioni che per la richiesta di verifica all’Ufficio Anagrafe e/o allo Stato Civile.

Le richieste di verifica possono essere effettuate sia a mezzo mail (richiesta firmata digitalmente) o allegando copia documento di identità oppure da PEC, trasmettendole alla PEC : comune.marianocomense@pec.regione.lombardia.it.


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